mercoledì 18 ottobre 2017

#0 Prisoners: storie dalla prigione

Da quando è cominciato il mio periodo di pensione, i ricordi di quello che ho vissuto durante il mio lungo arco di carriera lavorativa hanno cominciato ad ossessionarmi. Le memorie delle vicende a cui ho assistito hanno letteralmente iniziato ad invadermi i sogni e a tormentarmi durante il giorno. Quasi come irrefrenabili compagni di viaggio, essi mi seguono come se il nostro tempo non fosse concluso una volta ricevuto il mio congedo per età pensionante raggiunta. Sono lì, sempre, in attesa e immobili. Pronti a gettarmi nel baratro da cui pensavo di essere uscito sopravvissuto.
Uno dei miei migliori amici mi ha suggerito di raccontare tutto a qualcuno competente, magari un giornalista in grado di trarne un'inchiesta o addirittura un romanzo su tutte le vicende. Ma come potrei mai io vuotare il sacco su vicende che a stento riesco a comprendere io stesso? Sembrerei pazzo e sciroccato e dubito altamente che un professionista mi prenderebbe sul serio invece di deridermi e dirmi che sono solo un vecchio bacucco.
Allora cosa ho pensato di fare? Come ho deciso di combattere questi tormenti con le mie forze? Ho tempo praticamente da vendere, visto che non lavoro più. Se pian piano fossi io stesso a raccontare la mia storia scrivendola come un reportage, un'inchiesta o come un romanzo? Per questo motivo scrivo su questo blog, ogni giorno aggiornerò la narrazione con un pezzetto in più delle vicende che mi sono capitate, così da confessarle tutte una buona volta, alleggerendo il mio animo e la mia mente dilaniata.
Ah, dimenticavo di dirvi che lavoro ho fatto nella vita.
Sono stato il direttore di un carcere misto per oltre 40 anni.
Ho visto cose che tutti stenterebbero a prendere per vere.
Serial killer di prigionieri, complotti, sette segrete, traffici clandestini, possessioni, radicalismi politici, suicidi, estremismi religiosi, fantasmi, anime vaganti...
Ho visto tutto e quindi voglio raccontarle tutte queste mie storie dalla prigione.

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