mercoledì 31 gennaio 2018

#1 Haters: i forum dei suicidi

Il deepweb era il posto migliore da cui cominciare. Non tutti sanno accedervi, non tutti possono effettivamente entrarvi e non tutti sanno muoversi nelle sue profondità per trovare le cose più impressionanti ed illegali mai esistite.
Il deepweb è un ricettacolo complesso ed intricato di informazioni nascoste e di possibilità criminose mai viste. Nel deepweb è possibile trovare di tutto, al suo interno si possono comprare armi in un secondo e si possono anche acquistare bambini. La prostituzione, i vari traffici di droga e la pedo-pornografia oltre quella zoofila sono veramente all'ordine del giorno. Vengono anche offerti servizi di hacking e stalking. Nel deepweb si può trovare di tutto e nessuno può essere rintracciato, anche perché per entrarvi bisogna fornirsi dei motori di ricerca giusti, di link già conosciuti, di inviti particolari e di software in grado di cambiare l'IP tempestivamente.
Una cosa è però essere un utente nel deepweb, una cosa è essere un hacker nel deepweb e un'altra cosa è essere un provider o uno degli admin di tantissimi link e servizi offerti.
Io non ero un semplice utente, io ero sia un hacker che un provider ed ero l'admin di numerosi link.
Una delle prime cose che creai all'interno del deepweb, prima che cominciassi a capirne i funzionamenti e cominciassi a offrire servizi su servizi, fu un funzionale forum dei suicidi. Aveva l'apparenza di un normalissimo forum, ma le discussioni aperte e con molto seguito erano in relazione al suicidarsi. 
Quali sono i migliori metodi? Avete suggerimenti per fare in fretta senza soffrire? Avete dei metodi efficaci in modo che non si sopravviva? Posso nascondere un omicidio facendolo sembrare come un suicidio? Se sì, come?
Gli utenti erano ovviamente tutti anonimi, tutti alter ego fittizi con nomi numerali e foto profilo fake. Non si forniva neanche l'email per accedervi. Un utente non potrebbe in nessun modo rintracciare un altro utente, considerato anche il costante cambiamento di IP. Ma una cosa è essere un utente e una cosa è essere l'admin del forum, nonché il suo creatore.
Da questa posizione e con le mie doti da hacker, potevo in qualche modo ricavare qualche traccia dei naviganti di passaggio. Con i giusti trucchetti potevo identificare chiunque volessi, quindi mi precipitai su quel forum per testare il mio potere di controllo umano, così da provare la mia tipologia di manipolazione su qualcuno e condurlo passo passo nell'eliminazione delle persone che volevo.
Entrai nel forum e monitorai una discussione sul celare un omicidio sotto forma di suicidio. Misi nel mio target tre persone distinte con tre obbiettivi completamente diversi. Una voleva uccidere suo marito, un'altra voleva eliminare il suo datore di lavoro e l'ultima voleva far fuori suo fratello. Non davano motivazioni né spiegazioni in merito, ma i suggerimenti che gli venivano forniti erano molto interessanti. Scelsi dunque questi tre utenti e annotai anche 4 suggeritori abbastanza creativi ed intelligenti.
Partii dalla donna che voleva uccidere suo marito, si chiamava Lucia e non abitava lontano dalla mia città.
Era iscritta ad un sito d'incontri, posto dove probabilmente tradiva il suo coniuge. Creai un profilo fake e la contattai scrivendole un messaggio semplicissima.
Ciao, Lucia. Piacere di conoscerti. Sono bloccato in una relazione schifosa e monotona da cui ho voglia di fuggire. Cerco qualcosa di tranquillo e per niente impegnativo, che ne dici di provare? Eliminiamo chi ci fa del male insieme?
Lei, ovviamente, mi rispose...

martedì 30 gennaio 2018

#0 Haters: instilla l'odio e manipolerai la morte

Immagine a cura di Tony Di Masi
Il controllo.
Se c'è una cosa che nella mia vita ha sempre avuto una grande influenza nei miei confronti, quello è proprio il controllo. In ogni fase della mia esistenza ha rivestito un ruolo importante e in ogni fase della mia vita ha determinato le mie più grandi scelte.
È cominciato tutto quand'ero bambino, all'età circa di 8 anni. Ero un ragazzo goffo e privo di coordinazione che veniva sempre ripreso dai genitori, dai professori e dagli amici per la pochissima praticità che dimostravo. Spingevo una sedia per spostarla? Cadeva.
Trascinavo un filo a terra? Si incagliava sotto le porte.
Mettevo a posto le posate? Il contenitore cascava.
Appoggiavo un bicchiere sul tavolo? Si rovesciava.
Non riuscivo mai ad avere il controllo dei movimenti o delle cose che eventualmente muovevo io. Tutto accadeva così distante da me che non riuscivo a calcolare al meglio spostamenti e assestamenti. Questo mi impediva qualsiasi tipo di coordinazione.
Decisi allora di allenarmi, di calcolare fisicamente quello che mi succedeva intorno in modo tale da muovermi alla perfezione in ogni semplice situazione. Riuscii ad elaborare un metodo di calcolo rapido così da poter coordinare al meglio i miei movimenti e risultare totalmente efficace in ogni cosa che facevo. Assunsi il controllo di tutto quello che eseguivo e facevo eseguire alle cose che le mie dita sfioravano. Raggiunsi un livello di perfezione nei movimenti così alto e perfetto, che non ho mai più commesso un errore in questo senso.
Quando andai alle superiori optai per un indirizzo informatico perché adoravo i computer e i videogame. I processori e i vari CPU agivano in maniera così controllata e così calcolatrice che quasi li veneravo. Erano perfetti. Non sbagliavano nulla. Con i giusti input, queste macchine calcolatrici erano pressoché infallibili ed efficienti. Volevo proprio somigliare a loro, in fin dei conti.
Mi diplomai con il massimo dei voti e decisi di proseguire gli studi universitari, nel medesimo branca. Fu qui che cominciai ad addentrarmi nel reale mondo informatico, quello fatto di codici, algoritmi e calcoli letterali. Era tutto così criptico e così complesso che decisi di prenderne il controllo ed iniziai ad elaborare i miei personali codici, i miei personali algoritmi e sviluppai numerosi software.
Ero così portato per la materia e per il controllo che essa poteva fornire sul mondo, che diventare hacker fu solo una conseguenza.
Da adulto cominciai infatti a lavorare per alcune aziende come supporter tecnico per problemi informatici. Un lavoro stupido e noioso, ma ben pagato e con orari molto flessibili.
Affittai un monolocale da solo e mi trasferii in città, lavorando per un'azienda che si trovava lì vicino.
Fu a quel punto che presi la mia terza decisione più segnante. Se il controllo di me e di quello che ho intorno mi ha portato all'efficienza nei movimenti e se il controllo dei computer mi ha condotto alla manipolazione della rete e al controllo assoluto di quello che avviene nel mondo, il controllo delle persone a cosa potrebbe mai condurmi?
Prendere il controllo sulle persone è una delle cose più semplici da poter mai realizzare. Tutte hanno un computer e tutte hanno uno smartphone. Se attraverso questi macchinari raggiungessi determinate persone e con il controllo di movimenti riuscissi a controllare le loro azioni e le loro movenze, potrei piegarle alla mia volontà e farle fare tutto ciò che voglio.
I computer sarebbero veicoli di accesso e le mie abilità di controllo riuscirebbero a piegare gli animi di tutti i miei target. Il risultato sarebbe un controllo totale delle persone.
E cosa potrei mai realizzare con un potere simile?
Basterebbe instillare odio, depressione, rabbia ed istinti suicidi per creare degli haters disposti a tutto. Basterebbe l'aggiunta di questi ingredienti ed otterrei delle perfette macchine da morte.
Basterebbe creare degli haters e potrei uccidere tutta la gente che voglio.